ESCLUSIVA MONDIALE; INTERVISTA AL RE DEI RE
-Buongiorno Re dei Re è inutile che le dica della immisurabile riconoscenza per averci concesso questa intervista storica e incredibile-
R-Di niente, vi considero un po’ dei figliol prodighi da premiare perchè siete tornati alla casa-
– Grazie, io inizierei a chiderle dei suoi natali, lei è nato in una grotta se non sbaglio-.
R – Già man fatto nascere in una grotta, ora ti dico perchè un re lo fai nascere al freddo e all’umidità?, man pure tenuto li solo con il pannolone e mi son preso i reumatismi che mi son portato per tutta la vita-.
-Ma non la scaldavno l’asino e il bue?-
R – Scaldavano poverelli che potevano fare, il bue continuava pure a stuzzicare con la paglia, che ne sapeva era la sua mangiatoia. Pure l’asinello tentava di scansarmi con una zampa per liberare la paglia-.
-Comunque subito ci si accorse che era nato un re-.
R – e no? Mi portavan doni tanto belli quanto inutili che se ne fa un neonato di una pecora, di otri di vino e olio, di spade, pugnali, pollame, nessuno che mi portava un piumone, uno scaldaletto, macchè. Tre che se la tiravano ‘ noi veniamo da lontano, siamo nobili maghi ‘. Mi son detto eh questi mi portan sicuro coperte ricamate e copriletti.-
-Quindi finalente si potè scaldare?-
R – e quando mai, sti scienziati che mi portvarono? oro,incenso e mirra, manco sapevo cos’erano.-
-senta ci può parlare dei sui genitori?-.
R – due persone meravigliose, che mi amavano moltissimo. Mia mamma una giovane donna buona, amorevole, saggia, una luce per me. Vabbè un errore d’amore lo possono commettere tutti, ma questo non cambia la sua anima candida. Mio padre poi, talmente buono da essere quasi un credulone, tanto era puro e si fidava del prossimo, che si beveva qualsiasi cosa gli raccontassero. S’era fatto un po’ stranito su di me, ma poi mia madre gli disse che Gabriele, che per un po’ abitò vicino a loro era una angelo, cosi mise l’animo in pace-.
– Lei per quaranta giorni si ritirò privo di tutto nel deserto dove mostrò la sua forza d’animo resistendo a subdole tentazioni.-
R – Be il mio ritiro nel deserto. Dunque la faccenda del re dei re era talmente lievitata che non potevo più uscire di casa. ‘ Re abbiamo sete trasformaci l’acqua in vino, Re resuscitami mi nonno’, ‘re mi vogliono lapidà’. Per non parlare dei selfie, autografi, dediche sui libri che parlavano di me, ecc. In più il Ponzio Pilato si disse ‘hecche ce sta uno che se fa chiamà re?, Erode fa un po’ qualcosa prima che crei impicci-. Insomma ho preferito sparire per un po’. Nel deserto un mio amico aveva un’oasi carina con chioschetto e pompa d’acqua per il rifornimento dei cammelli. Isolata e scarsamente frequentata, son finalmente rimasto in tranquillità per un poco. Per le tentazioni laciamo perdere, l’è mica vero che i berberi son tutti maschi.-
-per completare questo evento epocale, oltre ad intervistare il Re dei Re abbiamo intervistatato testimoni diretti della sua grandezza. Iniziamo con Barabba-.
Intervistiamo Barabba. -Lei deve la sua sopravvivenza al re dei re-.
B. -Credo, mica lo conoscevo, mi presero mentre piazzavo una bomba sotto un carro romano e mi incarcerarono. Davo per scontato che l’era finita, e quando vennero a prendermi sapevo che mi stavano per tirare il collo. Mi mettono su un palco assieme a un capellone con la tunica, mi son detto questo sarà uno studente che ha fatto qualche manifestazione di troppo. Lo saluto e ricambia alzando le mani dicendo ‘il mio destino è compiuto’ riaposi ‘e perchè il mio no? sti qua man pigliato con dieci chili di tritolo che solo per un soffio non ha fatto a pezzi na ventina di centurioni, o dove scappo’. Poi salta fuori uno tutto imbardato e urla alla gente ‘chi volete salvare?’. Io mi son detto ochillè sto bischero, che cazzo favella? Per fartela breve un gran casino, pollici su, pollici giù, urla, insulti, mi son detto ‘tutto sto troiaio per tirarci il collo?’ Il bardato si gira e dice – Barabba, vai sei libero?.-Io -E il capellone?-
-Nun te sta a preoccupà e ringrazia li dei-.
Dopo questa importante testimonianza torniamo all’intervista delle interviste. -Senta Re dei Re ci vuole parlare della meravigliosa amicizia con i suoi apostoli?-
R – Assolutamente, con il tempo Si era formata una compagnia di quattordici amici, tutti bravi ragazzi, qualcuno un po’ esuberante, ma tutti vicini alla santità, io più altri tredici……-‘
-Scusi, ma non eravate lei più altri dodici?-
R -va be ti racconto come l’è andata, una tragedia ti dico. Si era in spiaggia tutti allegri e un po’ stortini, sai per me reperire vino non è mai stato un problema. Tra di noi non era raro farci degli scherzi, intendiamoci innocenti, giusto per ridere un po’. Be ti dico, la notte prima avevo messo dei sassi a filo d’acqua che non si scorgevano in modo di fare un sentiero nascosto. Si era in spiaggia e io dissi ‘mi vien una gran voglia di camminare sull’acqua’. Tutti ma che tu dici, il vino ti fa straparlare. Io mi alzo e sentenzio ‘in verità vi dico che ci cammino’. Dai non fa’ bischeate che s’è appena mangiato e bevuto e ti vien ‘na congestione. Io parto entro in acqua e comincio a camminare sui sassi con aria solenne. Son rimasti tutti a bocca spalancata, arrivo in fondo alla fila di sassi e torno. Loro ‘sei proprio il re dei re, o re dicci che dobbiamo fare e noi lo faremo’, insomma l’era riuscito bene. Si ritorna a parlare del più e del meno quando Alessandro, uno di noi di origine greca, sbotta ‘mo lo faccio anch’io’. Io, no Ale lacia stare è pericoloso, non riesco ad aggiungere altro, ti dico un fulmine! è partito come un razzo che nessuno è riuscito a fermarlo. Be entrare a tutto gas in acqua e non trovarlo più è stata la stessa cosa. Non so che fine abbia fatto, li la corrente è forte e ci son buche sott’acqua profonde. E’ così, che l’è e null’è, che siam rimasti in tredici-.
-Terribile, non lo sapevo. Ci può parlare delle nozze di Cana, che, se non sbaglio, è stato il primo miracolo che l’ha resa famoso-.
R. – A si le nozze di Cana. A quello sposalizio venimmo invitati tutti e tredici, il fattaccio di Alessandro si era già consumato. Sì era mangiato a sazietà e bevuto mica da ridere, tanto che a un certo punto il maestro di tavola disse -ragazzi il vino l’è finito-. Non ti dico il casino. ‘e noi che si fa qui senza vino’ ‘ebreo non ne potevi comprare di più?’ ‘questo fatto porta disgrazia agli sposi’. Insomma una mezza rivoluzione, ci siamo spaventati e io per abbassare l’agitazione mi son inventato ‘Servi prendete l’acqua per la purificazione e versatela’ – Mi son detto, ci avran mica il coraggio di imprecare sull’acuqa santa. Come il maestro di tavola l’ha versata è mica venuto fuori vino. Ti dico che non ho idea di cosa è successo, poi ripensandoci mi son detto i casi son due. O il maestro di tavola faceva il furbo e per risparmiare vino l’aveva nascosto assieme all’acqua pura, o eran talmente brilli che han scambiato acuqa per vino. Comunque tutti ‘maestro, il Re dei Re ha fatto il miracolo. ‘ Vieni da noi che ciò un pozzo e fammelo diventà vino, e via così. Un oste mi prese per la tunica e mi voleva picchiare ‘tu così mi rovini’.
Continuiamo le nostre testimonianze intervistando Lazzaro, il cui caso è forse il più eclatante. Sig. -Lazzaro se lei è qui è perchè qualcuno l’ha resuscitato-.
L. -Quasi, non proprio così. S’era fatta bisboccia un po’ la sera e la dico tutta, ero storto perso, non ne avevo più e così mi son buttato per terra contro un muro in stato vegetativo. Non so quanto tempo l’era passato quando mi sento toccare sulla spalla, ciò messo un po’ a capire dove ero, mi guardo intorno e lentamente inquadro un capellone che mi tocca e urla -Lazzaro alzati e cammina-. -O che tuvvoi sei un poliziotto?- Lui insiste alzando la voce e facendo un geto strano -Alzati e cammina!- Oo che fastidio ti do! L’è tua la casa? Mica ciò fatto niente, mi sono solo appoggiato-. Come mi metto a parlare la gente urla ‘miracolo, miracolo, il Re dei Re ne ha fatto un un altro’. Ciò capito nulla, ma erano in tanti e mi son detto ‘qui la si fa brutta, forse man preso per uno straccione o un poco di buono, l’è meglio che mi tolgo-.
– Re dei Re ci vuole parlare di Maria Maddalena detta Maria di Magdala, qui più che di miracolo possiamo parlare, se non sbaglio, di una straordinaria lezione di morale e perdono-.
R.-La Maria qualcuno l’aveva fatta incazzare e lei s’era messa a dire in giro, ‘mo li sputtano tutti, dico io chi me vien a trovare nel lupanare’. Sti delinquenti per non farla sbottare si son inventati la storia della peccatrice, l’han piazzata contro un muro e han cominciato a tirare sassi gridando ‘peccatrice, infedele, devi morì’ Il più scalmanato era un mio amico un certo Simeone che più di tutti aveva da perdere dalla delazione. – Lapidamus, lapidmus, laviamo il peccato!- Allora mi metto in mezzo e dico alla Maria ‘ qui si mette male, firma sta manleva dove rinunci a qualsiasi risarcimento e a fare nomi, che ne usciamo vivi, poi ti trovo un posto da cameriera e quel che è stato è stato. Maria Maddalena a cui non sembrava vero di salvar la ghirba ‘Ma si, l’è stato un momento de furia, ma non volevo mica far del mal a nisun, cià chi che firmi subito’.
-Re dei Re, sappiamo che potremmo riempire centinaia di pagine fino a riempire quattro libri con la sua miracolosa esistenza, ma per ora rinnovando i nostri più incontenibili ringraziamenti, la congederei-.
R. -Va e di, ho visto il Maestro-.
RIVENDICAZIONE SINDACALE DEGLI GNOMI. BABBO NATALE REPLICA

In vista del santo Natale il sindacato degli gnomi ha indetto un’agitazione. Abbiamo intervistato il leader del maggior sindacato.
– Buongiorno Gnomo agitatore, perchè questa agitazione sindacale che rischia di lasciare senza regali milioni di bambini-.
G – Allora il pancione alcolizzato non ci paga da otto mesi, inoltre lavoriamo in condizioni drammatiche. Lo vede io son alto 50 cm. e ci tocca fabbricare a volte giocattoli alti il triplo di noi. Dobbiamo salire su scale vecchie e , un mio collega è stato portato via da una folata di aria generata da un giocattolo e non s’è più trovato. Abbiamo dovuto fare corsi di aggiornamento, ovviamente a nostre spese, per imparare a fare diavolerie come i videogames, i telefonini ecc. E lui a darci ordini, mi serve questo, mi serve quello, in fretta che il Natale è alle porte.
Ma di pagarci manco l’ombra. Siamo talmente al limite che mia moglie del reparto bambole l’han scambiata per un balocco e l’hanno impachettata, come la ritrovo io in mezzo a milioni di scatole?-.
mentre lo dice si interompe per asciugare le lacrime,poi riparte. – Lui invece, lo vedete quanto è grasso, mangia come un porco, fa dormite di giorni, e non vi dico i fiaschi che svuota-
-Ma signor gnomo agitatore, poi però deve portarli ai bambini di tutto il mondo-.
Ga – a be lui lavora quindici giorni l’anno e noi dodici mesi su dodici. Vedi un po’. ma qualcuno ci ringrazia? No la superstar è lui con quel vestito rosso del cazzo, la pancia e la barba. Tutti i bambini, ‘c’è babbo Natale’ ‘è arrivato stanotte babbo Natale?-
Hai mai sentito un bambino dire grazie gnomo l’hai proprio fatto bene il balocco. Senza soldi, senza sicurezza, senza ringraziamenti, cosa pensano i mocciosi che se li fabbrica lui i giochi? Così fosse dovrebbero scrivere trattati altro che letterine per avere qualcosa. Gli lascian ogni bene sotto il camino. Panettoni, torroni, caviale, spumanti, ce ne portasse uno il merdoso.-
-In definitiva in cosa consiste la vostra agitazione?-
Ga – Allora, non più di 10 ore di lavoro al giono, basta giocattoli pericolosi e alti, un paio di nostri delegati con lui nella slitta per valorizzare la nostra presenza, ferie pagate, almeno 1000 nuove assunzioni’.
-Grazie gnomo agitatore, vi auguro buona fortuna-.

Per par conditio abbiamo sentito anche l’amministratore delegato.
-Buoniorno babbo Natale, abbiamo intervistato il gnomo agitatore in merito alla loro agitazione sindacale.-
B -buono quel lazzarone paraculo, gli altri lavorano e lui a far casino.-
– Dice che non li pagate da otto mesi, che il lavoro è pericoloso e che nessuno li ringrazia-.
B – c’è stata un po’ di crisi, i bambini spesso vogliono i regali da adulti e il fatturato è calato. Per la pericolosità, si accorgono dopo più di duemila anni che ci sono rischi? E poi quali rischi?-
– Mi diceva che un gnometto è stato portato via da una tromba d’aria e non s’è più trovato e che sua moglie è stata impachettata per sbaglio e anche lei non la si ritrova più.-
b -Allora il fenomeno chè è volato via s’era messo davanti in canottiera per prendere un po’ d’aria a un turbo. Un altro fenomeno ha dato al massimo la manetta e il nanerottolo è volato via. Io che cazzo di colpa ho se sono dei pirla. L’altra, s’era addomentata in mezzo alle bambole qualche sguercio non si è accorto che era una di loro e l’ha impachettata. Mi dice che colpa ne ho?-.Ci sono cose che capitano e basta.-
La fama?, che decido io come stan le cose, se nessuno vuole sapere dei nanerottoli, chiedete a loro perchè.-
-Ci vuole parlare un po’ di lei, cosa si prova ad essere un personaggio amato da migliaia di anni?-
B -Secondo lei qualcuno si chiede quanto freddo prendo in giro d’inverno con sto costumino leggero? In Islanda tremo come un frullatore, ho la gotta, i reumi, raffreddore cronico e chissà che altro. Ho chiesto fatemi mettere una giacca a vento, sia pure rossa, macchè il tuo costume è quello non possimao cambiarlo i bimbi piangerebbero. E chi se ne frega vogliono i giocattoli o vedermi morto? Poi bevo, è certo che bevo,come mi riscaldo se nò. Per non parlare delle letterine, ne arrivano a milioni, mi va insieme la vista e il cervello a leggere tutte quelle stronzate-
– bhe però sapere di essere atteso e amato….-
B- attendono i giochi, mica me. Poi i genitori più scemi dei figli ‘ viene giù dal camino ‘, o grullo lo vedi quanto son grasso che ti cambia se mi fai entrare dalla porta? E quanto si lamentano sti viziati, ‘non è ancora arrivato, è in ritardo il ciccione’
Oh bischerino ciò un jet? No otto renne vecchie come me che tirano a campare, una slitta che cade a pezzi, va be il fuso orario, ma cazzo ti lamenti se arrivo un poco in ritardo! Poi adesso con sta storia dei selfie, mi piazzano come un fenomeno da baraccone in mezzo a un centro commerciale e i mocciosi mi saltano adosso mentre i genitori mi fotografano. Non bastano reumi e freddo, pure le contusioni di questi piccoli delinquenti. E gli omuncoli a fare sciopero per ringraziamento.

GLI AMBROGINI D’ORO
Il sindaco Sala consegna gli abrogini d’oro ai meritevoli. Ambrogino a Ciruzzo o scafista per la capacità imprenditoriale di avere costituito una flotta di gommoni destinati a crociere di lusso dall’Africa all’Europa. Ambrogino all’architetto Simone de Martiri per la sua torre orizzontale. Ambrogino al petroliere Cerbiatti per aver dotato i distributori automatici di Milano di un dispositivo digitale che riconosce le panda prima serie e i furgoni transit applicando loro una maggiorazione d’accisa del 500% come contributo ecologico.

