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dante alighieri diffamazione
IL COMMISSARIO PAPAGNO INDAGA
Per la serie Il commissario Papagno indaga, vi postiamo in esclusiva universale il verbale dell’interrogatorio al noto diffamatore Alighieri Dante. Il commissario Papagno e il brigadiere Madonia preparano gli incartamenti per il prossimo interrogatorio,
P -finalmente non un sovversivo, ma un poeta-. Papagno verso Madonia -stu poeta però facitte casino assai, e poi è stato anche politico di bagaria, mha speramme che fusse meno pazzu d’altri.-
M -minchia de casino fece assai-
Papagno citofona a Rovolon -Rovolon è arrivato ‘o poeta?- Rovolon -ma ghi ghe sta un che parla che capigo mica, aspetasse un minuto che domando comisario- Lasciando aperto l’interfono si sente quello che Rovolun dice – El me scusa, si lu, lu quello con la soca lunga, l’è lu el poeta?- -si io sono il vate-. -Comisario si el dis che l’è lu, ma penso che deve andare in bagno al ma parlà de vater-.
P -vabbuo Rovolon quando fini lo porti acca- R – va ben comisari-.
Papagno rimane sorpeso quando un paio di minuti dopo Rovolon bussa per introdurre Dante. – L’è chesto qui el poeta, me sa che l’è anca dal’altra sponda, al porta ‘na soca-.
P – a già finito con u cesso-
R -no el ma di che alga mia voia de pisaa-
P- vabbuo, grazie Rovolon,puoi andare, voi entrate-
M- Siete Durante di Alighiero degli Alighieri? detto Dante?-
D – io nacqui tale-
P – emminchia quanti nomi tenite, facimmo solo Dante o ci ingarbugliamme.-
D – La storia così mi rimembrerà-
M – Comissà acca la storia è brutta, istu tieni qurele da mezzo mundo, ha sputtanato chiu persone istuu che Corona-
D – Misi dove meritavano li peccatori-
P-Vabbuo, ma uno poco di ragione di denunciarti per diffamazione pure la tengono. Ci hai montato su pure no casinu bestiale, t’inventasti gironi con punizioni da favolette di bambini, ma putroppo ci hai misso i nomi veri, ah Da-
D -per lo poeta non esiste soggiogo al padrone-
P -ma come te vnivano sti cose. Acchisti solo perchè non sapivano chi accattà, li fai correre nudi con vespe e mosconi che gli forano o culo. A chill’altri perchè currivano appresso a femmine li metti in bufera. Ma a chisti proprio ti scappò a mano. Per due biscotti o merendine li mettesti nel fango con a grandine o capa e insetti che mordono, ste stivano propio su quallere i golosi-.
D – i vizi allontano dalla retta via-
P- poi parlammo dun tuo vizietto mica da ridere a Dà. Ma venimme a querè, qui ce stanno due amanti, che saran pure cazzi loro, no a sputaà su sti Paolo e Francesca che poi el cornuto male la prise che li ammazzò, qui ce scorgo istigazione all’omicidio. Sto Cicco sarà pure goloso, ma che male fa se ie piace il panforte. Tu no a sputtanarlo, nun paga li conti, è fuori con Nello il fornaretto di 10 fiorini, machhè te frega a te, mica ta chiesto niente. Pure sto Ulisse ha detto -mi son fatto nu culo incredibile per salvarme, e ‘na volta in salvo arriva sto nasone che me diffama e mi dice mo te butto nel camino e alimento lo foco. Ma chi cazz’è, chi lo conosce, ma chavvu da me?-
D- o tu lascia perdere gendarme, che questo ne ha fatti di peccati-
P – vabbuò ma se tutti andiamo in giro a sparlare di chi ci pare na babilonia diventa. Comunque qui ce stanno almeno una cinquantina di denuzie e per me bene che ti vada dovrai pagare no botto de soldi-.
D – io sono lo sommo, non temo li pusillanimi-
P – i soldi son tuoi fa te- Abbassa la voce e assume un tono compassionevole , -ma à acchista è grave assi – iprovvisamente alza la voce – Pedofilia! Dante, ma che mme Combini! nove anni teniva a piccirilla! Ista stava pur a messa e tu a scrivere de lei qua e la, a farte bacià, accarezzà, OOOHHH Dante macchet’ta preso.-
D – lei la mia guida per il divino, la mia musa, per lei scrissi le opere che si meritaron l’appellativo di divine-.
P -ma che farfugli, mo tampinammo ‘e bambine e poi dicimmo sun o poeta e tutto s’agiusta!-
D -Or tu chi sei’, che vuo’ sedere a scranna, per giudicar di lungi mille miglia con la veduta corta d’una spanna’
P – aggia capì u cazzo, ma secondo me isto m’a offeso-
M – nu sacce io avessi fattuu u itis-.
P – Dante facimma finita di fare o poeta e che metimme a verbale per o giudice, prima mi inguai sti due cristi di amanti e poi me tampini o guagliona, te vai a sputtana chi te sta sopra o culo e tu fai chevvoi perchè sei o poeta. E quante mazzate le procurasti a sta disgraziata. Ella se sposasse e otto figli fece, ma le mazzate che prese dal marito per colpa tua nun se contano. Sta Beatricee venne in commissariato a implorarci di impedirve de parla de illa. Disse – Mi marito dicette ‘e che faste nella foresta con Dante, puttana!’ e io, mai vidi sta foresta te giuro. E giu mazzate. ‘mparadisa la mia mente”. Mi marito va mica a pensare che ci siamo fatto un trip in qualche privè e giù mazzate. Per favore dite a sto Dante de parla de qualc’altra. Manco lo conosco io, sto qui e tonfate mi fece pigliare assai’.
D -io sonno il sommo, il poeta dei poeti, non il poeta-
P -Madonì verbalizza che lui è o sommo e che sanfotte delle molestie a piccirilla, e nun ne parlimme chiù- Riapre il faldone -Dante pure in politica non te sei fatto manca niente, u casinno assaie combinaste, ma chisti per fortuna sun cazzi della digos-
D- lo fuoco arderà le membra dei peccatori e io ne faccio testimonianza solamente-
P -Un certo Cecco Angiolieri che naturalente te stava su o culo e hai denigrato, ha mandato una memoria al giudice, dice -Si io del peccato feci arte, taverne, gioco, donne non mi feci mancare, ma quel santo castigatore di Dante mi fece compagnia. Le chiama femmine di conio, ma quante volte lo vidi alzar la socca da madonna Giovanna. Caccia all’inferno i golosi e poi si abbuffa nella locanda di ser porchetta e porco. Punisce gli amanti, ma domandate al sommo dove si trastullava e con chi in esilio. Ser magistro vi invito a tener conto che si a che fare con il più grande falsario della storia’. Vabbuo lui ti sta sul cazzo e tu ie stai sul cazzo a lui, ma se ste cose son vere te mette de cattiva luce con il magistarto.- D – È da uomo malvagio l’ingannare colla menzogna, potete forse far vero le calunnie di un peccatore convinto, un dilapidatore di patrimoni, frequentatore di bische e lupanari, mancato parricida, che fa di bugia e infamia arte?-.
P -vabbuo i reati ce stanno, A me, me paioni gravi assai, ma sarà o giudice a sentenziare-.
D -Non sien le genti ancor troppo sicure a giudicar, sì come quei che stima le biade in campo pria che sien mature-.
P -ecco, ma ora accattate la socca e vattinne poe, cammo finì-.
D -Apri la mente a quel ch’io ti paleso e fermalvi entro; ché non fa scienza, senza lo ritenere, aver inteso-.
P -a Da ma vannfuculo te le tue strofe, o saccia che me voi piglià po’ culo, ma inguaiato sti tu mica io.-
D -Or mi commiato e col giusto vo’-
P -ecco va col giusto, ma fuori dai coglioni che a parlà con te e comme parlà con u mulo.-
D -congedo prendo-
P -Madoni, anche la mia mugliera me disse, macche minchia combinasti per fini in chilla sezione de pazzi? Madonì, non tengo proprio scienza, fosse che a quaccuno sto proprio sul culo-.
M – Minchia vi intendu commissà, io pure aggia scrivere verbali, ma nun capiscio u michia de chello che stanno a dì-.
P-bonasira Madonì-.
M -Bommespiri commissà-
torrone sperlari
SPERLARI ELETTO A GRANDE MAGGIORANZA SANTO PROTETTORE DEI DENTISTI. Buone notozie per il cavalier Sperlari, l’assemblea dei dentisti lo ha eletto a grande maggioranza santo protettore della categoria. Si stima che grazie ai suoi torroni nel mese di dicembre i dentisti registrano un più 40% del fatturato. Anche la sotto categoria degli odontotecnici ha appoggiato la decisione. Stracciati i concorrenti Condorelli, accusato di fare un prodotto troppo molle e Vergani accusato di non farne a sufficienza per stroncare un numero ottimale di denti.
BERLUSCONI RICOVERATO PER BRONCHITE ACUTA. Brutte notizie da Arcore il presidente Berlusconi è stato ricoverto per una grave bronchite al San Raffaele. Il fattaccio è avvenuto quando Salvini ha detto ‘Oh raga si mette su un bel presepino vivente che un bel mazzo di voti clericali ce li porta, Berlusconi subito entusiasta ha detto ‘il bambin Gesù lo faccio io’. Tutti maestà alla sua età potrebbe essere pericoloso. Il direttore Sallusti; ‘vostra eminenza lo faccia fare a qualche bimbo dei suoi dipendenti’. B-chi se non il sottoscritto ha il diritto di sedere alla destra del padre!- Nonostante i dissensi Berlusconi con i soli mutadoni di lana si è infilato nella mangiatoia e subito il presepe si è riempito di figure che portavano doni e suppliche. Purtroppo il secondo giorno il bambin gesu Berlusconi è stato afflitto da tosse persistente, catarro, febbre, perdendo anche lucidità tanto da palpeggiare la Casellati che impersonava Maria. Al presidente ex Gesu bambino vanno i nostri auguri.

Il nuovo dizionario sentimentale

INGA LINDSTROM
Q la spiaggia tro
picale dove ci
siamo incontrati
un quadro indele
bile.

R i mille ricordi
che ci legano per
sempre.

S Solo tu puoi
essere tutto per
me.


T Il tatuaggio
con il tuo nome
nel mio cuore.

U L'ultimo bacio
è solo il primo
di quelli che
verranno.


V Vera è la
felicità perchè
vero è il
nostro amore.

Z Zero problemi non
esiste, ma tra noi
anche i problemi
sono magia.

TINTO BRASS
Q quanto vuoi? è
la domanda che
ho pronunciato
più speso.

R Reggicalze, leva
tuto, ma tieniti
il regicalze coe
calze.

S un 69 ghe ciapo
tuto e tu ciapame
tuto.

T Le tete, se son
grose ci anego, se
son picoe le schi-
schiscio come noci

U Una bota al
giorno davanti e
una de dre.

V Te facio venire
e poi vengo anca mi.

Z chiamame zio
chiamame come te
pare, ma damela.
ricetta polenta
Per le festività la Mariuccia quella del quinto piano si è superata e ci regala una ricetta straordinaria fin qui custodita gelosamente. In un tegame mettete a bollire due litri di acqua, salate q.b. aggiungete a pioggia una busta di farina di polenta gialla, girate con un mestolo, bollite per q.b. verstate tutto su una teglia. Ecco un piatto eccezzionale che stupirà i vostri ospiti.
occhiali raggi x
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