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Oggi la nostra penna di diamante ricostruirà la fantastica carriera del noto imprenditore re dei giocattoli Santino Pregiato. In occasione del Natale ci parlerà dei motivi per cui, ancora giovane, ha deciso di regalare sogni ai bambini e dei tanti giochi che ci ha consegnato.
O – Buongiorno dr. Pregiato, innanzitutto grazie per aver concesso a Ilbiondin un’intervista in questo periodo-
P – di niende, dialogare con esciperto come te è un piacere-
O- lei ha cominciato da zero e ha costruito un impero-
P -certamente, mi hanno prescitato dei piccioli e detto vedi di farli fruttare, e cosi ho fatto-
O-quindi le banche già avevano intuito le sue potenzialità e creduto in lei-
P- eh diciamo banche dai-
0- ricorda il suo primo successo?-
P -comme a’nno, man detto ti mandiamo 10 milioni di lire in fucilini, vai e vendili-
0- che tipo?-
P- conoscendo chi me li mandava io pensatti di fucilini avveri e iniziai a batteri i malamente di Milano per sondare il terreno, poi quando arrivarono fui capito che stava giochi e ho divuto cambiare targhette e andare dalle edicole-.
O – fu un successo da subito?-
P -enno quando accennavo a possibbili presenzie anche di fucili avveri subbito accattavano i giochi-.
O -da li una escalation inarrestabile-.
P -essi, chi mi mandatte li fucilini accontenti furono e mi mandattero tanta altra mercanzia.-
O-il successo più grande furono i Pockemon se non sbaglio-.
P – sti cazzetti giapponesi passvano in televisione, io facetti o spotte e il gioco stava fatto.-
O – non sempre però i gegni dell’imprenditoria come lei azzeccano tutto. Mi hanno parlato di una bambola che doveva fare concorrenza alla Barbie che però ha fallito lo scopo.-
P – minchia che incazzatura sta bambola. Reclamme, spotte, cartoni, niente, non si vendeva. Un giorno facimme riunione e dissi ‘sta buttana di vixen apperchè non si vende?’ nissciuno dicette il perchè. Io la preso agguardai bene, e gambe, i cpelli, i vestite e disse ‘a me sta vacca me pare apposto. Mapui noialtri dovemmo mollare o colpo, ste imminchiate di piccirille nun se smollavano dalla barbie.-
O – presidente, lei ha avuto anche soddisfazioni e benemerenze dal mondo del calcio professionale–
P -ma professionisti, amme alla fine son parsi dei catechisti che facivano meglio bene in canonica che sur campe. Io mi presentai accumme deve un professionista, ‘acquanto costa la serie A’ 350 milione? Nun c’è problema, accattate sta valigetta. Oh, un casino scoppiò, doveve capire che ci stivano persone non bisnessmanne. Aggio insistite, vado dagli arbitri e loro ‘che michia vuoi, non sono in vendita, io ho la mia dignità— tace un attimo per assorbire il disgusto.. pure imfamoni erano ‘ti denunzio alle autorità’ a me veniva o gusto di infilargli un pockemonne in do culo, ma lassammo perdere. Un mondo di dilettanti catechisti che danno o culo solo ai putenti, se non fanno addiferenza o soldi che minchia di professionisti siete, andate all’oratorio a giocare o mette su na parita de scapoli e ammogliati-. Non riesce a contenere il disgusto e la rabbia.
O – quindi è ritornato alla sua missione, un babbo natale laico, un imprenditore che è felice di dare gioia ai bambini e che gode nel sapere quanto dolce sarà il Natale in famiglia grazie ai sui balocchi-
P -addicciamo accussì-.
O -grazie presidente, per l’intervista, per la gioia che ci procura con i suoi manufatti e per l’amore di grande mecenate dello sport-.
P -vabbuò, di niente, solo un appello a quelle piccole mocciosette stu Natale accattatevi sta zoccola di vixenne-.

Un Natale diverso

COSA NE PENSANO GLI INTEL-
LETTUALI DEL NATALE?

Ilbiondin è sempre un pas-
so avanti e anzichè i so-
liti articoli scontati ha
voluto sapere cosa gli in
tellettuali pensano del
Natale.
Vittorio Feltre grande
giornalista -E' una por-
cata messa su dai tero-
ni per vendere statuine
torroncini e petardi-.
Vittorio Sgarbo; Già nei
quadri rinascimentali
troviamo tracce della
degenerazione che capre
teste di cazzo, coglio-
ni oggi hanno sublimato.
Luciano Spalluccia al-
lenatore. - dopo aver
preso un luccio non
andiamo a dire che i
paccheri non sono più
quelli di una volta-.
Maurizio Incostanzo;
Mi sono travestito da
babbo natale e ho suo-
nato ai vicini, vole-
vo dare un regalo al
piccolo, appena ha
aperto la porta ho
pronunciato il suo
nome e gli ho chieto
se avesse fatto il bra
vo, ma lui non ha capi
to un cazzo di quel
che farfugliavo e
mi ha sbattuto la por
ta in faccia.



DIAMO VOCE A CHI NON
CE L'HA.

Ugo Arapao presidente
dell arci gay di Mila-
no; -abbiamo allestito
un presepe con le sta-
tuine con viso dipinto
con i colori dell'iri-
de. I maschi in canot-
tiera e slip bucati,
le femmine con fuori
le tette e con short
più piccoli del culo-
ne.
Greta Suwberg; ho sco-
municato un paio di
statuine cinesi che
accendevano fuochi con
il carbone. Ho redargu-
ito il re dei re dicen
dogli che se non si in
terviene subito manca
poco alla fine del mon
do e lui mi ha rispos-
to 'a me lo dici'.
Rocco Siffredi; - Nel
presepe c'ero anch'io,
ero la poltroncina do-
ve sedeva Maria Mad-
dalena.
Don Felicino alla men-
sa dei poveri 'I nani
da una parte, i bambi-
ni dall'altra'.
Erode -vabbe, ma se
accoppiamo solo i
maschi l'isola di
Lesbo ci farà una
sega a noi.