
Nostro reportage dal centro di prima accoglienza ‘Il cuore non ha colore’
Considerato un centro di inserimento degli immigrati modello per le sue imponenti strutture e per la prepa- razione degli educatori, la cooperativa Il cuore non ha colore è un esempio di come l’integrazione è possibile e come le sovvenzioni statali siamo ben utilizzate. Il nostro inviato l’ha visitata. Intervistiamo il direttore Gennaro Scapuozzo:
Ib – buongiorno direttore, grazie di averci accolti-
Gs -Grazie a voi per averci attenzionati con stima-
Ib – già da subito la struttura ci ha sorpreso, niente a che vedere con lo stereotipo di un luogo dimesso e caotico, ma uno splendido caseggiato in perfetto ordine.-
Gs – ci teniamo alla dignità degli esserei umani ospitati da noi-
Ib – voi siete anche un esempio di collaborazione tra laici e cattolici-
Gs – si, siamo un’associazione mista. Prego mi segua, innanzitutto noi non li ospitiamo e basta, ma insegnamo loro un lavoro che li inserirà nella vita sociale-
In effetti intorno a noi si affacendano stranieri intenti a pulire le aiuole, la piscina, le vetrate.
Gs – ecco questi ragazzi imparano a cucinare, quest’altri ad aparecchiare e quelli di housekeeping, anzi la affiderei al nostro più esperto responsabile dei piani per mostrarle il resto ella struttura, mentre io devo risolvere un problemino alla reception, Maduck accompagna il signore per favore.-
M -zi badrone-
L’esperto Maduck mi accompagna per gli ampi corridoi lucidati a nuovo, mi mostra un locale con docce, sauna, spa, palestra. Il mio stupore monta di passo in passo.
Ib – Maduck scusa posso visitare una camera-
M – no badrone non vuole per privacy-
Sono curioso e approfittando di una delle tante pause al telefonino di Maduck mi infilo in una camera. Ci trovo una coppia di stranieri di cui fatico ad immaginare la provenienza.
Ib -buongiorno, non voglio disturbare, da dove provenite?-
C -dalla Germania, Berlino-.
Ib – ah siete arrivati in Europa dall’est? vi trovate bene qui?-
La coppia, forse per la scarsa conoscenza dell’italiano, si mostra un po’ confusa sulla mia affermazione.
Uomo – stupendo abbiamo prenotato in un’agenzia e siamo davvero entusiasti, per 70 euro al giorno tutto compreso abbiamo vitto, alloggio, uso piscina, spa, tennis, insomma complimenti alla direzione, il miglior B&B mai visitato- Ora sono io un po’ confuso anche se i complimenti fanno sempre piacere. Maduck la fa lunga al telefonino così mi infilo in un’altra camera. Qui la coppia è molto giovane, gli chiedo da dove provengono.
C – dalla Francia, stiamo facendo una vacanza in Italia e abbiamo trovato questo meraviglioso B&B che in Francia si sognano, sembra un hotel a cinque stelle e per 100 euro al giorno in due abbiamo tutto, perfino il servizio pulitura scarpe-. Ringrazio ed esco perchè non sento più parlare Maduck, me lo ritrovo trafelato svoltato un angolo.
M. – dove tu andato?-
Ib – non volevo disturbarti così mi sono guardato intorno da solo.
M. -Tu no entrato camera vero?! Badrone me manda indietro se sa-
Ib – tranquillo Maduck solo corridoi- Raggiungo il direttore ai bordi della piscina dove altri turisti stanno sulle sdraio, mentre del personale con foglie di palma fa loro aria.
Gs – allora caro amico ha visto che struttura? Altro che prima accoglienza!-
Ib – davvero complimenti direttore, la prova provata che l’accoglienza non solo è possibile, ma utile, una struttura che tutti dovrebbero imitare la dimostrazione a fatti che il cuore non ha colore.
Sgarbo ci spiega la relazione tra mattoncini lego e sviluppocognitivo
Anche in questo numero abbiamo l’onore di godere della collaborazione culturale del Prof. Sgarbo, che ci parlerà dell’importanza dei mattoncini lego per lo sviluppo cognitivo dei bimbi. Il professore si presenta con un cappellino con disegnato un muretto fatto con mattoncini Lego.
-Buongiorno professore, le presento Ale Jemoli piccolo vincitore del campionato lego per bimbi under 8-
S -Buongiorno a voi e al piccolo Ale a cui rinnovo i complimenti-
-Come vede il bimbo è intento a costruire un edificio-
S – certo e lo osserverò con attenzione-
Nel frattempo professore ci vuole parlare dei mattoncini e la loro importanza!-
Sgarbo si aggiusta il cappellino in modo che la scritta Lego sia ben visibile.
S -la coordinazione tra immagine e realizzazione pratica promuove una sinapsi nel cervello del bimbo come una ginnastica cognitiva. Questo unitamente….-
Improvvisamente si interrompe.
S.- bimbo prima di mettere il tetto devi fare il sottotetto-
B-No, si fa così!-
S-me lo spieghi come cazzo fa a rggersi un tetto senza sottotetto!?-
Bimbo urlando -so io comesi fa!-
S-tu non sai un cazzo piccolo idiota, adesso un tetto si regge sul nulla!-
Il bambino indispettito da un colpo alla costruzione e la scaglia al suolo.
S – Ecco la dimostrazione che anche un prodotto perfetto come i lego non è a prova di cretino! Questo ipocerebro infante sta facendo un guazzabuglio. E questo cretinetti ha vinto, e gli altri cosa erano delle bertucce male addestrate!?-
-Professore, nella sua mente la immagina così-
Ma quale mente, guardi l’occhio ci vede una denuncia di presenza di materia grigia in quel macrocefalo?
Il bimbo piangendo e urlando -Lo dico a mio papà!-
S-vattelo a pescare tuo papa, quella troia di tua madre l’ha data talmente a tanti che manco ha idea di chi ha generato un bovide ebete come te-
Rivolto al nostro redattore – Ma lo guardi, lo guardi bene, questo sperermatozoo avariato magari va in giro a dire che da grande farà l’ingegnere!’. E vuole pure insegnarmi come si fa un tetto!- Alzando a dismisura la voce -Coglione, palamidone, beota, figlio di baldracca..-
Il bimbo scappa via piangendo, preceduto con uno spintone da Sgarbo.
Bene, il professore con i suoi metodi scevri dalla falsità del gigionismo ci ha istruiti sull’importanza del mattoncino danese-
Il nuovo dizionario sentimentale

INGA LINDSTROM H Hotel dove ab- biamo trascorso i giorni dell' incanto. I Incanto, come la prima volta che ti ho visto. L Le lettere d'amo- re che tengo nello scrigno dei più bei momenti M La tua mano forte e ristoratrice che bramo compagna me- ravigliosa. N Nessuno per quan- to tempo avrà, sa- ra mai come te. O Le ore che mi se- parano da te, ma che mi premiano quando ci sei. P La prova anche tra le tentazioni o le debolezze, che tu e solo tu sei tu.

TINTO BRASS H handjob, va che se una segheta se fata ben l'e mica da butare. I Ingoio, te pote di che te voi ma riva in fondo l'e no spetacolo. L Na lecata fata ben con calma, o che de smetere più. M Mutandine,mmmhhh, fammele vedee soto a gona, un po' ri- gonfie, te magno tuta. N Nel parco con qualche porco dis- peraa che te toca dapertuto. Nuda o con tirata su a gona O Orgasmo, purtro- po bisogna pur ri- vaa a fine, ma de- ve esere na bota de guera. P ma te diserò la ma fa mia impazii, ma ancha la peco- rina la ga el so perchè, se po l'è anale se riscata con l'interese-
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