Pagina 2 ottobre ’23

IL COMMISSARIO PAPAGNO INDAGA

Il commissario Papagno interroga Garibaldi

Per la serie Il commissario Papagno indaga, vi postiamo in esclusiva mondiale il verbale dell’interrogatorio al noto sovversivo. Garibaldi Giuseppe.
Il commissario Papagno e il brigadiere Madonia inaugurano la nuova sezione del commissariato di Bagnacavallo. I locali declinano in stantio, anche l’arredamento ha doppiato molti decenni.   L’ampia finestra da direttamente su una piazzetta. Il commissario si guarda attorno poi raggiunge la scrivania. Rivolto verso Madonia -Vabbuò brigadiere facimmo passaa o primo soggetto-.
Madonia – entrasse Garibaldi Giuseppe fu Domenico – Un omone con folta barba e in camicia rossa, con fare perentorio fa il suo ingresso Garibaldi; – salutiamo ne – Assettate Garibaa. Garibaldi; – me pare mi dici di sedermi, capisco mica bene il tuo patuà –
Papagno -si,si mettiti seduto, che ammo a passa tiempo, con tutti sti capi d’accusa hai voglia – Mentre Papagno si china sulle cartelle davanti a lui Garibaldi scatta e messosi a cavalcioni sullo schienale della sedia sfodera una sciabola. Papagno si spaventa, a sua volta scatta in piedi, mettendo la mano sulla pistola urla – A’fesso cazz fai, ohh appoggia sta spada o ti sciparo fetente!- Garibaldi allunga la sciabola e si mette in posa. Interviene Madonia – No commissa tiene u fissa che gli devono fa u’n monumento cavallu-
Paapagno -chisto è proprio scimunito. Metti sta spada e assettate bene cretino!’. Garibaldi depone la sciabola sulla scrivania e si siede normalmente. Papagno ancora agitato -Madonì, chi cazzo stiva a piantone!?-
Madonia – Rovolon-
Papagno -‘ecchiama ‘assubito stu fesso!- Rovolon si precipita e una volta innanzi Papagno sbotta
– Scurnacchiato fai passà un esaltato con la spada… –
Garabildi interrompe – sarebbe una sciabola, le spade le usano quelli del puttaniere di Torino…-
P -ma va fanncuuulo, Rovolon io ti faccio licenziare! Cumm’hai fatte passà con sta roba in mano!!?-
Rovolon -mi son distrato, questo qui ma domandà de lu e mentre indicavo la porta ho sentì un verso de cavao forte, son corso a vedè, mica che ghera in gira un cavao mato, quando son tornà chesto chi l’era già pasà. –
Papagno – e ci stiva’o cavao mato?-
Rovolon – no mi gago visto nisun-
Papagno – accatta la spada e fai verbale di sequestro, che so io chi era ‘u cavallo-
rivolgendosi a Garibaldi, – allora venimme un po’ a te. Qui ce stanno accuse da riempii n’enciclopedia. Garibaa, ma chem’me combini?, nun ci sta un posto che sei stato dove non hai fatto bagaria, mazzate, schioppettate, tu e i tuoi compari com’è che state ancora a piede libero? Saccheggi, aggressioni a pubblico ufficiale, turbamento dell’ordine pubblico, mazzate agli stranieri, ecche cazzo.-
Garibaldi – Scior commissario l’è dura la vit d’un patriota, mica la facio nei bordelli io la rivoluzion come il ciccion puttaniere torinese-
Papagno, -ma chi cazz’è sto puttaniere piemontese?-
Madonia -ma uno che dice d’esser ‘u conte-
Papagno – e samm’apposto, ci mancava ‘o conte. Vabbuò Garibaa amm’avveni all’accusa chju grave assai. Con la scusa di fare una crociera per rilassarve de fatiche, e teddico io che fatiche, avete rubato due vapori. –
Garibaldi scattando e dando un violento schiaffo alla scrivania che fa sobbalzare Papagno; -si fai ancora o matto te faccio carcerà subito, fesso!-
Garibaldi – rubati un belin, il Fauchè me li ha dati perchè anche lui un patriota!
Papagno -dal verbale leggo che il Fauché ha dichiarato ‘mi son trovato intorno tanti energumeni con ‘ na facia che te racomando, che man detto doveemo fare ‘na crociera. E ghe provava lu a dirle no, el più calmo c’aveva in man un randello.’
Garibaldi – Oh la vuoi capiiree qui si fa l’Italia o se more –
Papagno con faccia sorpresa -cazz è?-
Madonia – un’altra sua fissa, vogge fagge l’Italia-
Papagno – ma ista è roba per la deliri che ci azzecchiamo noi! vabbuò faccimme ampressa, dei vapori nun ne parlammo chiù, ma quello che facite allo sbarco è roba d’ergastolo. Arrivati in Sicilia, mica fate come tutti i turisti, comprate souvenir, stampe, vaffogate con i piatti tipici, magari coi fichi d’india, vacc’attate n’a zoccola…Noo voi che fate? pigliate a mazzaa e schippettate chi vi capita a tiro, civili, guarde, suldate, no casino tremendo-
Garibaldi – il popolo era con noi!-
Papagno – eccicredo Garibaa, chi se moveva si teneva culo se portava accasa du bastonate. Comunque vabbuò io passo il fascicolo al magistato et’tela vedi tu. Beno male che a Teano vi siete stancati.-
Garibaldi urlando – ma stancati!? il puttaniere di Torino che aveva più peccati lui che belzebù, s’è mica messo nella testa di difendere il papalina-
Papagno – ti ho già detto che qui non devi alzare la voce! E te sta prorio in su la testa du cazzo sto puttaniere di Torino.-
Garibldi facendosi malinconico e quasi piangendo, si allunga sulla scrivania e poggiatovi la testa guarda compassionevole Papagno dicendo – si mi ha fatto straniero in patria.-
Papagno facendo un gesto interrogativo con la mano a Madonia sussurra -cazz’è? –
Madonia risponde muovendo il capo come a dire lasci perdere.
Papagno- vabbuo Gribaldi è son dolori, caggia devo dì, dai coraggio, dai passerà.-
Garibaldi -e quando?-
Papagno -cazz ‘ne so, ma addacadè vedrai, adesso tirate su c’ammo finì…-
Garibaldi alzantosi si avvia con magone -lei non li conosce i fracoise, quelli non ce la ridanno più Nizza.- Papagno -cheddì per me ce la danno, adesso vattinne.-
Garibaldi – Posso riavere la sciabola?-
Papagno esplodendo -vattinne sciagurato in do culo te la ridò la spada! Vattinne o ve sbatto dentro te e quel coglione di Rovolon!-
Garibaldi -be alora salutiamo ne-
Papagno si abbandona alla sedia – cazzo, ma stiva proprio fuori ch’illo. Cominciamme be, Madonii, nun aggia letto il dossier del prossimo, me spero che stiva meno fuori de chisto.-
Madonia -Commissà iddu sta fuori cume ‘nu balcone, anzi sui balconi si monta a urlà minchiate proprio.-
Papagno – simma apposto, jamma Madonì. jamme e ‘casa a mangià.-
FINALMENTE FERMATO IL SERIAL KILLER DEI POLLI
Buone notozie dalla Romagna.
Il Dr. Spraciata, magistrato d’Imola in una conferenza stampa ha annunciato che il terribile serial killer dei polli che da tempo terrorizzava la zona è stato assicurato alla giustizia. Trattasi di un noto imprenditore della zona. Dopo ore di interrogatorio Amadori, così si chiama il maniaco, ha confessato, rifiutandosi di dare spiegazioni per gli insani gesti.
Da tempo contadini, allevatori, semplici appassionati si lamentavano che al mattino recatisi nei serragli vi trovavano le loro galline uccise. Spesso il pervertito non si accontentava di ucciderle, ma infieriva sadicamente avvolgendole nel cellofan, sezionandole, costringendole ad un selfie con sorriso prima di abusarne.
La romagna può finamente tirare un sospiro di sollievo.

BERLUSONI DICHIARA GUERRA AL CAROBENZINA
Il presidente Berlusconi ha voluto affrontare il drammatico aumento del costo dei carburanti.
Intervento del presidente alla conferenza episcopale.
‘Per le cause ben conosciamo ormai il prezzo dei carburanti è divenuto insostenibile, soprattutto per chi deve spostarsi su viali e quartieri per trovare una prostituta, e perchè no, un transgenere di suo gradimento. Anche perchè sappiamo tutti come l’inflazione ha coinvolto anche il prezzo di questo bene primario.
Allora noi, proponiamo, come sempre per togliere le mani dalle tasche dei ragazzi, ma anche dei nostri nonni, la riapertura delle case chiuse. Questo agevolerebbe i consumatori facendo risparmiare loro, migliaia di euro all’anno in carburante.

LE RICETTE DELLA MARIUCCIA QUELLA DEL QUINTO PIANO

Oggi la Mariuccia del quinto piano ci darà una formidabile ricetta segreta per stupire gli ospiti.
In una casseruola, mi raccomando di metallo, mettete l’acqua e Portate ad ebollizione, quindi aggiungete spaghetti quanto basta e sale q.b. Lasciate bollire quanto basta, quindi togliete dal fuoco, scolate preferibilmente in uno scolapasta, passate il tutto in un piatto fondo, metteteci burro quanto basta e girate con coltello e Forchetta. Ecco un semplice, ma straordinario piatto che lascerà a bocca aperta in meraviiglia gli ospiti, che invano imploreranno il segreto del manicaretto